L'AIDS

L'AIDS (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita), dall'inglese:
"Acquired Immunodeficiency Syndrome" è una grave malattia, pericolosa per sé e per gli altri.

Qual è la causa dell'AIDS?
L'AIDS è causato da un virus chiamato HIV (Virus dell'Immunodeficienza Umana dall'inglese "Human Immunodeficiency Virus").

Che cosa indica il test di sieropositività?
Se una persona ha in corso o no l'infezione. Il test, però, è valido solo se effettuato a distanza di 3-6 mesi dal momento del contagio. Per esempio: se il contatto a rischio è avvenuto a gennaio, si potrà sapere se si è stati contagiati facendo il test dopo aprile-giugno.

L'AIDS dunque è un problema di grandi dimensioni?
Nel mondo è presente un numero di persone sieropositive difficile da determinare, ma certamente superiore a parecchi milioni e in continua e rapida espansione. In Italia, il Ministero della Sanità mantiene l'attenzione molto alta fornendo costantemente dati aggiornati, un numero verde e un sito tematico curati dall'Istituto Superiore di Sanità.
Clicca qui per visitarlo adesso.

E riguarda tutti?
Possono essere interessate persone di entrambi i sessi, di qualsiasi gruppo sociale ed età, quindi non solo individuo ad alto rischio (per esempio, chi fa o ha fatto uso di droga per endovena).

Basta con i pregiudizi e le paure immaginarie!

L'infezione da HIV non si trasmette:

  • attraverso sudore, saliva, tosse, starnuti, lacrime, feci, urine;
  • mediante punture d'insetti;
  • con vaccine e immunoglobuline.

Come si sviluppa?
L'infezione da HIV attacca e danneggia le cellule che ci difendono da infezioni e tumori.

Come accorgersene?
Il virus è un nemico insidioso: chi ne è contagiato può non accorgersene per molto tempo. Molti hanno disturbi per periodi prolungati. Altri hanno sintomi difficili da interpretare e comuni ad altre malattie, che solo la competenza del medico può valutare.

Ci sono esami per individuare l'infezione da HIV?
Certo, il test di sieropositività. Consiste in un semplice esame del sangue.

Come si trasmette?
1. Attraverso il sangue
Quando il sangue di una persona contagiata entra, in quantità sufficiente, nel sangue di un'altra.

2. Attraverso i rapporti sessuali
Con un partner contagiato, sia dell'altro sesso (rapporto eterosessuale), sia dello stesso sesso (rapporto omosessuale), attraverso lo sperma e le secrezioni genitali femminili, in rapporti vaginali, anali e orogenitali.

3. Durante la gravidanza, da madre sieropositiva al figlio
Se una donna sieropositiva aspetta un bambino ha circa una probabilità su quattro di trasmettergli il virus durante la gravidanza. Il bimbo che nasce contagiato ha una grande probabilità di ammalarsi di AIDS nei primi due anni. È inoltre possibile che il virus venga trasmesso al figlio, dopo la nascita, se viene allattato al seno da una madre sieropositiva.

Cosa fare, cosa non fare nei rapporti sessuali:

Conosci bene il tuo partner?
Conoscerlo bene è importante per evitare il rapporto sessuale con persone contagiate, di sesso diverso e dello stesso sesso.
Diffida perciò degli incontri occasionali e, ovviamente, tieni presente che quanto più limiti il numero dei partner, tanto più riduci il rischio di contagio.
Nell'incertezza, usa il preservativo!
Dal momento che può esserti indispensabile per ridurre il rischio di contagio, cerca di averlo sempre a disposizione, per non trovartene sprovvisto nel momento in cui ti serve.
Acquistalo in farmacia o in negozi, comunque, di fiducia. Sceglilo in lattice e provvisto di serbatoio. Non tenerlo nel portafoglio, nel cruscotto dell'auto o vicino a fonti di calore, perché potrebbe danneggiarsi.
Usalo dall'inizio alla fine del rapporto, ed in ogni tipo di rapporto. Controlla la scadenza e le modalità d'uso contenute nella confezione.
Solo una relazione stabile e reciprocamente fedele con un partner non contagiato esclude ogni rischio.

Che differenza c'è tra una persona sieropositiva e un malato di AIDS?
Il sieropositivo è la persona che risulta contagiata dall'infezione da HIV, può trasmetterla e rischia di ammalarsi di AIDS. E' da tenere presente che fino ad ora non tutte le persone sieropositive hanno sviluppato l'AIDS. Un sieropostivo può ammalarsi di AIDS anche dopo molto tempo, oltre 10 anni, dal contagio.

Quanto è grave l'AIDS?
La malattia è estremamente grave, con altissima letalità. Il contagio, il tempo di sopravvivenza e la qualità della vita vengono profondamente influenzati da una serie di errori che possono essere evitati. Un'accurata educazione sanitaria globale si traduce nell'argine alla diffusione e nel prolungamento della sopravvivenza, e significa accendere la speranza in probabili nuove terapie risolutive.

Nel vivere insieme
Puoi condividere la tua vita in piena sicurezza, anche con persone contagiate, senza per questo correre alcun rischio.
Sono sufficienti le comuni norme igieniche che tutti solitamente osserviamo.
In particolare: non vanno usati in comune oggetti che tagliano e pungono (rasoi, forbici, aghi, ecc.), spazzolini da denti, ecc.
Per un'igiene accurata e sicura, ti basti sapere che il virus si distrugge facilmente:

Con il calore oltre i 60°C;
Con i comuni disinfettanti per ambienti, quali la varechina.
Con queste misure, non esiste alcun rischio d'infezione, anche nella convivenza con persone infette, né nell'uso in comune di bicchieri, stoviglie, asciugamani e gabinetti.

La solidarietà è la risposta più intelligente
Perché solo così è possibile evitare che una persona contagiata si senta costretta a celare il proprio stato e, mantenendolo segreto, possa diventare a sua volta causa di contagio per gli altri.
La solidarietà è fare del bene all'intera società e, in definitiva quindi, anche a te.

Hai dubbi? Vuoi informazioni?
Contatta l'Associazione Internazionale per la Ricerca sull'Aids
Telefona ai numeri mobili +39 3478756037 || +39 360401985 oppure allo 095 372505
Via Asiago, 38 - 95127 CATANIA (9,00-13,00 / 17,00-19,00 escluso Sabato e Domenica)

L'Associazione fornisce gratuitamente tantissime opportunità di lotta concreta contro l'AIDS: "E tutto senza contributi pubblici".

L’organizzazione non profit Associazione Italiana per la ricerca sull’AIDS partecipa al Programma di Aiuti Europei agli Indigenti (PO I FEAD) in qualità di Organizzazione partner Territoriale (OpT), provvedendo alla distribuzione di aiuti alimentari cofinanziati dal Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD) e all’erogazione di misure di accompagnamento per orientare e sostenere le persone in condizione di bisogno. Nell’anno 2021 l’OpT Associazione Italiana per la ricerca sull’AIDS ha distribuito n. 380 pacchi alimentari per un totale di n. 374 persone aiutate attraverso il sostegno finanziario del PO I FEAD.

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